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Tutto subito o un po' alla volta? PDF Stampa E-mail

I medici parlano spesso di “fattori di rischio”, che possono predisporre verso alcune malattie. Alcuni sono genetici, ma altri dipendono da come viviamo. E’ il caso ad esempio della pressione alta o dell’obesità.

Per chi ha uno di questi fattori, è meglio ricevere una serie di appropriati consigli tutti in una volta o è preferibile procedere a piccoli passi? Uno studio riportato dagli Archives of Internal Medicine e condotto da David J. Hyman e i suoi colleghi del Baylor College di Huston, Texas, negli Stati Uniti, ha cercato di rispondere a questa domanda.
È stato scelto a caso dalla popolazione, un campione di 289 soggetti afro-americani, affetti da ipertensione, che sono stati divisi in tre gruppi. Al primo gruppo veniva consigliato di smettere di fumare, di ridurre l'assunzione di sodio e di aumentare l'attività fisica. Ma questi tre consigli venivano dati separatamente, in momenti diversi. Il secondo gruppo ha seguito un protocollo simile, ma l’ordine con cui le persone ricevevano i consigli summenzionati era diverso. Al terzo gruppo i consigli venivano forniti tutti insieme.
Dopo 6, 12 e 18 mesi sono stati eseguiti esami delle urine e del sangue e misure della pressione arteriosa. E si sono notati miglioramenti importanti in tutti i tre gruppi.
I risultati complessivi mostrano tuttavia che il terzo gruppo ha risposto in maniera più favorevole in rapporto alla riduzione del rischio. Insomma, meglio che le brutte notizie (o i buoni consigli…) siano date tutte assieme.

Luca Colasurdo
Summer student
IV D Liceo Scientifico A. Romita - Campobasso

 
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