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Tv, chi non si schioda mette a rischio la pressione PDF Stampa E-mail

Che stare piantati di fronte alla Tv non fosse un passatempo salutare si sapeva già. Quello che invece finora era rimasto pressoché sconosciuto è che gli adolescenti restii a schiodarsi dal divano hanno una pressione arteriosa decisamente alta, anche indipendentemente dal fatto che siano obesi o meno.

Lo studio - il primo a fornire numeri su questo connubio micidiale – è stato condotto da un team di ricercatori del Children’s hospital of Philadelphia in collaborazione con i colleghi dell’Università di Tokyo. I dati  riguardano 4,500 adolescenti e sembrano non lasciare scampo. Secondo gli studiosi l’attività sedentaria e un alto indice di massa corporea (BMI) sono associati a un’elevata pressione sistolica.
“Già sapevamo che l’attività fisica abbassa la pressione arteriosa sia negli adulti che nei bambini, ma l’attività sedentaria non è semplicemente l’opposto dell’attività fisica - dice Nicolas Stettler, principale autore dello studio pubblicato sul Journal of Adolescent Health - Per esempio, altri studi hanno riportato che diminuire l’attività sedentaria nei giovani aiuta a prevenire e a trattare l’obesità meglio di quanto non possa fare l’incremento dell’attività fisica”. Insomma, sembra che scollarsi dalla poltrona, anche senza massacrarsi in palestra, possa essere già sufficiente a scongiurare probabili complicanze cardiovascolari.
I dati sono stati mutuati dal National Health and Nutrition Examination Survey, un’ampia indagine condotta tra il 1999 e il 2002 e che ha coinvolto oltre 4mila adolescenti dai 12 ai 19 anni, di cui sono state raccolte informazioni relative all’apporto nutrizionale e al tipo di attività svolta. Nel gruppo con un’età compresa tra i 12 e 15 anni, i ricercatori hanno rinvenuto una significativa correlazione tra alti livelli di pressione sanguigna e i tempi elevati trascorsi davanti la Tv. Di qui l’invito alle autorità sanitarie governative a mettere in campo interventi concreti volti a dissuadere l’esercito di adolescenti sempre più ipnotizzato dallo schermo. E questo soprattutto in considerazione del fatto che l’elevata pressione arteriosa è l’anticamera di future complicanze cardiovascolari, come ictus e infarto. Ma non è tutto. Durante l’indagine, i ricercatori fanno sapere di aver notato che alti livelli di BMI sono in diretta correlazione con una più bassa pressione diastolica. Esattamente il contrario di quanto è stato verificato sugli adulti. Le implicazioni di questa scoperta - sostengono gli autori - sono ancora poco chiare, ma mostrano che gli adolescenti non sono solo ‘piccoli adulti’ e che gli indici della loro pressione arteriosa sono diversi da quelli dei grandi.

Leggi qui l'abstract della ricerca in inglese

 
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