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Quaresima 2008 - MERCOLEDI’ 12 MARZO 2008 PDF Print E-mail

QUAR08 RICERCA DELL’UOMO RICERCA DI DIO
MERCOLEDI’ 12 MARZO 2008

QUANDO DIO È IN MINORANZA

   Narra il Talmud che un consesso di rabbini non riusciva a trovare l’accordo su una certa questione. Uno di loro, Rabbi Eli’ezer, aveva un’opinione diversa dagli altri, ma non ammetteva di essere in minoranza: «Se ho ragione – disse – che l’acqua dell’acquedotto scorra all’indietro». E infatti – miracolo! – l’acqua risalì la collina. Ma gli altri saggi scossero la testa: «Peccato, Eli’ezer, la legge non è determinata dal modo in cui l’acqua scorre, ma dall’opinione della maggioranza». Il dissidente non mollava, chiese altri miracoli e tutti si realizzarono. Il Cielo era dalla sua parte, gli uomini no. Alla fine, uno dei rabbini interpellò il profeta Elia in persona, chiedendogli: «Come ha reagito il Signore al fatto che la sua idea venga respinta dai saggi sulla terra?». Elia rispose: «Ci ha riso su e ha detto: "I miei figli mi hanno battuto!"».

   A raccontare questo apologo è il premio Nobel per l’economia Robert Aumann nel libro-intervista sulla Teoria dei giochi (Razionalità, Cooperazione, Conflitto, a cura di Enrico Minelli, Morcelliana). Aumann è un ebreo osservante, e il tema religioso ricorre di continuo nella conversazione. Come si concilia la tua fede con una visione razionale del mondo, con l’attività di uno scienziato? gli domanda l’intervistatore. Ed ecco la spiazzante risposta: «La religione è molto diversa dalla scienza. La componente più importante della religione non ha a che fare con il modo in cui noi modelliamo il mondo reale. La religione è un’esperienza emotiva ed estetica. Non ha a che vedere con il fatto che la terra sia o meno vecchia di 5.755 anni. Fare passeggiate in montagna, sciare, ballare, allevare i tuoi figli, tu fai molte cose che sono indipendenti dalla tua ricerca scientifica. E questo è quel che succede anche con la religione. È una dimensione diversa».

   La civiltà giudaico-cristiana si fonda proprio su questa distinzione. La lettura dei Testi Sacri nutre la mente e l’anima, aiuta a non perdere le radici: e bisogna cominciare presto, dai banchi delle elementari se non prima. Ma scambiare il Genesi per un trattato scientifico è una rovinosa idiozia. Yahweh, o chi per Lui ha dettato quei testi, sarebbe il primo a sorriderne. Sono i fondamentalisti, purtroppo, a non conoscere il sorriso. Il killer armato di kalashnikov che ha seminato la morte nella scuola rabbinica di Gerusalemme non ha certo letto il Talmud. E il suo Dio non ammette di avere torto.

Riccardo Chiaberge

Da Il Sole 24 Ore, Supplemento, Domenica 9 marzo 2008, n. 68

 
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