Quaresima 2011 - VENERDI' 11 MARZO 2011 |
QUAR11 - VENERDI' 11 MARZO 2011 LA FEDE IN DIO SIGNIFICA IL RADICALE RIFIUTO DI OGNI DITTATORE "La fede in un unico Dio vieta la divinizzazione delle forze naturali come delle potenze politiche e dei potenti. E' vero che la fede in un unico Dio non contiene alcun programma sociale attuale, però le sue conseguenze sono decisive: detronizza le potenze divinizzate del mondo in favore dell'unico vero Dio. Questo aspetto è importante per le società tribali; la fede in un unico Dio significa il rifiuto radicale della potenza sovrannaturale di forze naturali minacciose o propizie nell'eterno ritorno cosmico della morte e del divenire. Ma questo è tuttavia ancora più importante nella nostra epoca secolare, apparentemente atea, dove sono state e ancora vengono continuamente offerte divinità sostitutive. Qui la fede in Dio significa il radicale rifiuto di ogni dittatore che, nello Stato, nella Religione e nella Società, si attribuisca qualità o funzioni divine e pretenda adorazione e obbedienza incondizionata. Una fede in Dio vissuta significa però anche rifiutare tutti gli altri poteri che oggi vengono elevati al ruolo di divinità. E in ciò è indifferente se l'idolatra moderno - sia esso "monoteista" o "panteista" - canti il suo inno "Grande Dio, noi ti lodiamo" al grande dio Mammona o al grande dio Sesso, al grande dio Potere, al grande dio Scienza o Nazione o Calcio, a cui è pronto a sacrificare tutto. Resta da ricordare che la fede nell'unico Dio è in contrasto con ogni pseudo-religione, che sottometta gli uomini a un potere non divino, li renda schiavi e li privi dell'umana dignità". Hans Kung |
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