Menu Content/Inhalt
Home arrow Attività Culturali arrow Quaresima 2010 arrow Quaresima 2010 - LUNEDI’ 1 MARZO 2010

Quaresima 2010 - LUNEDI’ 1 MARZO 2010 PDF Print E-mail

QUAR10 LUNEDI’ 1 MARZO 2010

GESU’ SI STUPI’ DELLA FEDE DEL CENTURIONE PAGANO


   “A Milano avevo istituito la Cattedra dei non credenti per sentirli parlare del loro contributo alla salvezza del mondo e di ciò che hanno da dire all’uomo. Non dimenticherò mai un famoso psicoanalista che parlò della preghiera dei non credenti. Volevo coinvolgere individui pensanti. Dovevano partecipare con la loro ricerca della verità. Ho chiesto ai non credenti da dove traessero il loro fondamento etico. Un noto giornalista ha replicato: «Non lo so. Non ho avuto alcun motivo per vivere e per servire, eppure l’ho fatto. Perché?». E’ stato il più sincero.

   Ho sottolineato spesso che mi interessava il soggetto, che in questa cattedra i docenti erano i non credenti. A volte essi hanno espresso qualche critica nei nostri confronti, portando la Chiesa a correggersi e soprattutto ad ampliare il suo orizzonte. Mi hanno indicato alcuni problemi e ingiustizie nell’ambito della diocesi.

   Hanno donato ai giovani la tolleranza eliminandone le paure, perché tutti noi abbiamo sentito che non erano nemici, al contrario, condividevano con noi obiettivi fondamentali e talvolta escogitavano idee e percorsi migliori dei nostri. Attraverso questa cattedra molti cattolici, e soprattutto giovani dotati di spirito critico nelle nostre file, hanno imparato a essere aperti al dialogo e a parlare della fede. In queste discussioni con i non credenti, alcuni hanno scoperto i tesori della loro fede e i dolorosi limiti della Chiesa. Non si avvertiva alcuna ostilità, piuttosto amicizia. Il risultato più importante è stato l’esaurirsi di paure e pregiudizi.

   Da questi colloqui è nato anche il mio carteggio con Umberto Eco, pubblicato con il significativo titolo In cosa crede chi non crede? Se la chiesa vuole essere missionaria (e oggi deve esserlo se guardiamo ai dati sul calo dei suoi membri), ma soprattutto se ricordiamo il mandato fondamentale di Gesù: «andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni», questo ci obbliga ad avviare un dialogo con tutti, a donare a tutti la nostra amicizia e a cercare la collaborazione di tutti. Allora potremo trovare interessi comuni, ascoltarci a vicenda con attenzione e imparare gli uni dagli altri. Se non si allacciano e non si coltivano questi rapporti umani, è impensabile che la Chiesa riesca a portare al mondo i suoi valori e il Vangelo. Un cristiano si distingue proprio perché entra senza timore in contatto con coloro che la pensano diversamente e che hanno un’altra fede, con chi si pone domande ed è in cerca di qualcosa”.

Carlo Maria Martini/Georg Sporschill: “Conversazioni notturne a Gerusalemme sul rischio della fede”. Mondadori, 2008, pagg 104-105

 
< Prev   Next >
Scarica con il tasto destro il video Moli-sani
Moli-sani