Menu Content/Inhalt
Home arrow Attivitą Culturali arrow Quaresima 2008 arrow Quaresima 2008 - MERCOLEDI DELLE CENERI 6 FEBBRAIO 2008

Quaresima 2008 - MERCOLEDI DELLE CENERI 6 FEBBRAIO 2008 PDF Print E-mail

QUAR08 MERCOLEDI DELLE CENERI 6 FEBBRAIO 2008 

Di fronte a voi una donna non credente… 

…Di fronte a voi, signore e signori, c’è una donna non credente, convinta però che il “genio del cristianesimo” abbia introdotto e continui a diffondere innovazioni radicali nell’esperienza religiosa degli esseri dotati di parola. Innovazioni delle quali non abbiamo ancora misurato appieno la portata rivelatrice e, in  questo senso, rivoluzionaria, che gli stessi cristiani non si arrischiano a riconoscere o a far riconoscere come “peculiarità cristiana” nello scontro tra le religioni in atto. Tra queste innovazioni specifiche, quella che riguarda la sofferenza è forse la più radicale perché, paradossalmente, è meno misteriosa e quindi più universale. La sofferenza del Cristo in croce, - quella che si impone a voi, a me, in questi giorni di Quaresima, quella che affascina gli uomini nel percorso pasquale che precede la Resurrezione – la sofferenza di Cristo, quindi, non appartiene né al mistero con cui si confronta la fede quando si accosta alla nascita verginale dell’Uomo Dio, né a quell’altro mistero, che interpella la fede nella Resurrezione. Tra i due poli dell’Incarnazione… e della Resurrezione del Figlio di Dio alla destra del Padre, che promette la resurrezione di tutti i corpi, la sofferenza di Gesù, pur essendo parossistica, è comunque condivisibile, e in questo senso comune a tutti. Il fatto è questo: “Scandalo per gli Ebrei, follia per i Greci”, sulla sofferenza e sulla morte dell’Uomo Dio grava una complessità che la storia del cristianesimo non ha smesso di far pesare e al tempo stesso di affinare; esse non possono non colpire l’uomo moderno, la donna moderna come me… La mia lettura della passione di Cristo mi conduce a un sogno: che le vere alleanze, necessarie contro la barbarie in aumento, potrebbero essere strette non solo, e probabilmente non tanto tra il cristianesimo e le altre religioni oggi tentate dall’integralismo, ma tra il cristianesimo e la visione della complessità umana alla quale io aderisco, che è derivata dal cristianesimo, benché ormai distaccata da esso, e che coltiva l’ambizione di spiegare le strade rischiose della libertà. Una ricerca della complicità al di là delle divisioni, che passa anche attraverso l’ascolto della sofferenza….  

Julia Kristeva*
Conferenza di Quaresima tenuta a Notre Dame, Parigi, il 19 marzo 2006
Da: Julia Kristeva “Bisogno di credere. Un punto di vista laico”, Donzelli Editore, Roma, 2006, pagg 114, 128,129  

*Nata nel 1941 in Bulgaria, J.K. insegna linguistica e semiologia all’Università di Parigi.

 
< Prev   Next >
Scarica con il tasto destro il video Moli-sani
Moli-sani