Quaresima 2008 - LUNEDI 3 MARZO 2008 |
QUAR08 LUNEDI 3 MARZO 2008 RICERCA DELL’UOMO RICERCA DI DIO… La scienza può essere creata soltanto da chi abbia una profonda vocazione alla libertà e alla comprensione. Questa fonte emotiva, tuttavia, scaturisce dalla sfera della religione. A essa appartiene anche la fede nella possibilità che le regole valide per il mondo dell’esistenza siano razionali, cioè comprensibili per la ragione. Non riesco a concepire uno scienziato genuino che difetta di tale fede profonda. Possiamo esprimere la situazione con un’immagine: la scienza senza la religione è zoppa, la religione senza la fede è cieca Einstein scrisse a un bambino che gli domandava se gli scienziati pregavano : «Provo a rispondere alla tua domanda nel modo più semplice. La ricerca scientifica si basa sull'idea che ogni cosa che accade è regolata dalle leggi di natura, e ciò vale anche per le azioni della gente. Per questa ragione uno scienziato sarà difficilmente inclinato a credere che un evento possa essere influenzato dalla preghiera, per esempio da un'aspirazione rivolta a un Essere soprannaturale. Tuttavia si deve ammettere che la nostra attuale conoscenza di queste leggi è solo imperfetta e frammentaria, cosicché, realmente la credenza nell'esistenza di leggi fondamentali e onnicomprensive in natura resta, essa stessa, una sorta di fede. Ma quest'ultima è stata largamente giustificata dal successo della ricerca scientifica. Tuttavia, da un altro punto di vista, chiunque è seriamente impegnato nella ricerca scientifica si convince che vi è uno spirito che si manifesta nelle leggi dell'Universo. Uno spirito molto superiore a quello dell'uomo, uno spirito di fronte al quale con le nostre modeste possibilità, noi possiamo solo provare un senso di umiltà. In questo modo la ricerca scientifica conduce a un sentimento religioso di tipo speciale che è davvero assai differente dalla religiosità di qualcuno piuttosto ingenuo» |
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