QUAR11- MERCOLEDI’ 6 APRILE 2011

SE LA RASSEGNAZIONE O LA SPERANZA DIRIGONO IL MONDO …

“Molti si affannano a dire che il nostro “inferno” quotidiano è “infinito”, come la guerra è infinita, la competizione, l’angoscia del vivere, la nostra reciproca aggressività. Dicono che “questa è la vita”, questa oscena parata di privilegiati ed “esuberi”, di vittime e carnefici. Chi accetta questo pensiero dichiarato “unico” , passa per saggio e uomo moderno.

Dio però non è “moderno” e non si è mai rassegnato a questo dilagare del male (cioè della morte e della sofferenza) nella vita delle sue creature. Non può sopportare quel sentimento di abiezione che si è creato nel cuore degli uomini. Cacciati dall’Eden, si sono sentiti privi di dignità , espropriati della loro umanità…

La “trasfigurazione” è l’unica risposta che ci dà Gesù. Quasi a dire che c’è una bellezza e un valore nell’intimo di ogni creatura umana che  niente e nessuno può cancellare. Bellezza che esplode quando ci si fa trasparenti alla vita, ci si apre al mistero, e ci si àncora a quella verità dell’amore di Dio che ha cura di ogni suo figlio.

La trasfigurazione come anticipo e promessa di quella resurrezione che lui ha annunciato ma che è completamente estranea alla capacità percettiva dei suoi amici. Trasfigurazione e resurrezione contengono un unico messaggio: l’ultima parola è la vita, è Dio che custodisce ogni vita, è la vita che sorge anche dalla morte, il paradiso che fiorisce anche nel nostro “inferno”.

Ce ne accorgiamo ogni giorno: per i seguaci di Gesù c’è una sola domanda radicale, sapere se c’è o no resurrezione dai nostri mille abissi di morte. Se la rassegnazione o la speranza devono dirigere il mondo. Di una risposta a queste domande, di una risposta testimoniante abbiamo bisogno, anche in questi tempi in cui pare che la preoccupazione maggiore dei battezzati (in questo Paese) sia stabilire regole morali, possibilmente da far diventare leggi di Stato”.

Felice Scalia : “Fuoritempio. Omelie laiche. Anno A”, a cura di Valerio Gigante e Luca Kocci, ediz. Di Girolamo, Trapani, 2010

Brano segnalato da Angelo Reati, Bruxelles