QUAR08 RICERCA DELL'UOMO RICERCA DI DIO

LUNEDI' 10 MARZO 2008

     Una ricercatrice di Campobasso ci invia questa breve riflessione a partire  dall’intervento del Pastore Koffke (vedi QUAR08 di VENERDI  7 MARZO us):

    
     Nell’interessante intervento del pastore Noffke mi ha colpito il riferimento storico: anche le questioni più profonde come quelle che hanno dato nascita al protestantesimo, si perdono in piccoli gesti dimostrativi o di ripicca ("mi mangio una salsiccia") che però arrivano di più al cuore del popolo che non una "summa teologica".

     Ma, a parte questi simpatici aneddoti, mi chiedo: "ma la quaresima cattolica si risolve davvero nel digiuno?"

     Quando ero liceale o universitaria, il mio digiuno quaresimale era non fumare, oggi cerco di non bere alcolici... Essenzialmente era ed è un gesto per mettere alla prova la mia forza di volontà, niente a che fare col credere che "Dio gradisce il mio sacrificio" o che mi purifico da non so quale peccato.

     Della quaresima mi interessa oggi molto di più il contenuto di riflessione, silenzio, rientro in se stessi. Che sia un digiuno dal rumore assordante, dal ronzio delle mosche che impediscono di amare di cui parlava Camus nella “Peste”, dalla corsa continua, dalla necessità di fare senza tregua, senza amore, senza senso....

     Ma quando avverrà che nella quaresima metteremo la gioia della Resurrezione piuttosto che la tristezza della Morte? E' vero, come dice il pastore Noffke,  che la preparazione al Natale attraverso l'avvento è un bel momento: l'attesa della nascita, la speranza, il proposito di cambiamento, la curiosità di vedere il nuovo... ma la preparazione alla Pasqua, momento cruciale del "messaggio" cristiano, viene vissuta troppo come  croce, dolore, morte,  buio, vergogna del peccato...

     Auguro a tutti noi una quaresima che porti a riflettere sulla centralità della Resurrezione, liberazione, novità, rivoluzione, vita, gioia condivisa, impegno quotidiano in una prospettiva di eternità, di senso, di presenza…