I SEMINARI DEI LABORATORI DI RICERCA “RE ARTU” Mercoledì 22 Aprile 2009 ore 14.30 Aula Francesco Crucitti L’IDENTIFICAZIONE DELLE CAUSE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI NEGLI STUDI EPIDEMIOLOGICI DI NUOVA GENERAZIONE Prof. SALVATORE PANICO Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Università di Napoli e Department of Social and Preventive Medicine, University at Buffalo, N.Y., USA
All’inizio degli anni 2000 si è sviluppata in Italia una collaborazione fra centri di ricerca per avviare un grande studio prospettico che fosse in grado di rispondere a quesiti di ordine eziologico e patogenetico sulle malattie cardiovascolari. L’occasione è stata data dalla collaborazione nazionale dei centri coinvolti nello studio EPIC (European Investigation into Cancer and Nutrition), che rimane tuttora il più grande studio epidemiologico sulle cause del cancro in Europa. E’ stato così possibile approfittare dell’elevata qualità di rilevazione delle informazioni e dei dati sullo stile di vita (soprattutto alimentare), della definizione degli end-point di malattia e della presenza della banca di campioni biologici, includenti DNA, per rispondere anche agli obiettivi di uno studio cardiovascolare. Il progetto cardiovascolare, denominato EPICOR, ha già fornito in una prima fase importanti indicazioni (anche se ancora preliminari) sulla relazione tra abitudini alimentari e malattie cardiovascolari in Italia, osservando circa 50.000 persone residenti in varie aree italiane (Torino, Varese, Firenze, Napoli e Ragusa). E’ venuta la conferma della potenzialità preventiva di abitudini alimentari legate alla tradizione mediterranea anche negli anni 2000, quando l’alimentazione è completamente cambiata rispetto alle prime osservazioni fatte negli anni 50 e 60. Lo studio EPICOR affronta ora una nuova fase che includerà indagini sull’assetto genetico, con l’obiettivo di identificare suscettibilità genetiche e interazioni tra queste e abitudini alimentari o altre caratteristiche di rischio cardiovascolare. L’implementazione del progetto sta avvenendo in stretta collaborazione con centri di ricerca di eccellenza sulle malattie croniche, che hanno fatto partire nuovi studi prospettici di popolazione con obiettivi analoghi, come il Progetto Moli-sani. La costituzione di banche dati comuni e di accesso comune a materiale biologico, incluso quello genetico, contribuirà ad un salto decisivo di conoscenza sulla malattia cardiovascolare, in particolare nella popolazione italiana. |