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Steroli contro il colesterolo: occhio agli effetti collaterali PDF Stampa E-mail

Non solo effetti benefici come prevenzione delle cardiopatie e riduzione dell’assorbimento del colesterolo. Gli steroli vegetali potrebbero nascondere dei risvolti negativi, aumentando il rischio di stenosi aortica. È quanto emerge da uno studio condotto dal Wihuri Research Institute di Helsinki, Finlandia, pubblicato recentemente sul Journal of Lipid Research.

Tra i responsabili della stenosi, ovvero il restringimento della valvola che trasporta il sangue dal ventricolo sinistro all’aorta, potrebbero esserci proprio queste sostanze consigliate ed utilizzate frequentemente per ridurre l’assorbimento di colesterolo a livello dell’intestino in chi soffre di ipercolesterolemia. La stenosi aortica colpisce circa il 2% degli over 65, mentre tra gli ultraottantenni la percentuale sale fino al 5%. Una problematica il cui rilievo cresce costantemente. Lo studio dell’equipe del professor Satu Helske ha messo a confronto 82 pazienti affetti dalla patologia e 12 individui, clinicamente sani da stenosi, a cui erano state diagnosticate aritmie cardiache non congenite. Successivamente al prelievo di campioni di sangue da entrambi i gruppi, all’analisi delle valvole mitraliche di 21 degli 82 pazienti e al raffronto diretto dei risultati, si è osservato che gli steroli vegetali, secondo la loro concentrazione nel plasma sanguigno, possono depositarsi sulle pareti interne della valvola cardiaca sottoponendo il cuore ad una pressione e ad uno stress maggiori. I benefici di queste sostanze potrebbero quindi essere improvvisamente oscurati e diventare addirittura dei veri e propri fattori di rischio, ma studi futuri cercheranno di scoprire ulteriori effetti sull’organismo.

Leggi qui l'abstract della ricerca in inglese

 
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