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L’assedio delle pubblicità alimentari: una ogni 5 minuti PDF Stampa E-mail

Uno spot alimentare ogni 5 minuti, per un totale di quasi 33 mila pubblicità nell’arco di un solo anno. Un bambino che sta davanti alla tv per circa tre ore al giorno incamera una quantità di messaggi pubblicitari pro-alimenti davvero impressionante.

È il risultato della ricerca “In bocca al lupo. La pubblicità e i comportamenti alimentari dei ragazzi” promossa dalla Coop e condotta dall’università Roma Tre in collaborazione con l’Osservatorio di Pavia. Sotto la lente dei ricercatori sono finiti 11 Paesi europei, ma è l’Italia ad essersi aggiudicata la maglia nera. I ricercatori hanno monitorato tutte le reti Rai e Mediaset, tra le 16 e le 19, la cosiddetta fascia “protetta”. Che se pure si è rivelata tale per certi aspetti, ha lasciato molto a desiderare in termini di educazione alimentare. I network italiani sono zeppi fino al collo di reclame che fanno bella mostra di alimenti ricchi di grassi, zuccheri e sali. Si parla di percentuali che arrivano al 36% del totale delle pubblicità mandate in onda, senza- precisano gli autori dello studio- che nessuno si preoccupi di avvertire di consumare i prodotti con moderazione.
“Non c’è da stupirsi – ha dichiarato Giovanni de Gaetano, Direttore dei Laboratori di Ricerca dell’Università Cattolica di Campobasso- se in Italia sovrappeso e obesità tra i bambini stanno raggiungendo livelli da fare invidia agli americani”.
I Laboratori di Ricerca della Cattolica sono attualmente impegnati in un progetto europeo – IDEFICS – sull’obesità giovanile.

 

 
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