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Un battito mediterraneo: il ritmo dipende dalla dieta PDF Print E-mail
La dieta mediterranea segna un altro punto a suo favore per la salute del cuore. Le persone che la seguono, infatti,  presentano battiti cardiaci più “elastici”. In altri termini, il ritmo a cui batte il loro cuore è più variabile, un segno di maggiore salute cardiovascolare.
Sono i risultati di uno studio condotto su un particolare  gruppo di persone: i gemelli. Attraverso la misurazione e la registrazione continue dell’attività cardiaca di 270 soggetti, i ricercatori – il cui studio è stato recentemente pubblicato sulla rivista Circulation: Cardiovascular Quality and Outcomes - hanno analizzato la frequenza di variazione del battito del muscolo cardiaco in individui che, nei paesi anglosassoni, seguono una dieta mediterranea o una di tipo occidentale, meglio conosciuta come Western diet, arrivando alla conclusione che uno stile alimentare tipicamente mediterraneo previene i disturbi del ritmo cardiaco.
“I nostri dati confermano che il sistema che controlla il battito cardiaco lavora molto meglio nelle persone che hanno una dieta simile a quella mediterranea, con più verdura e frutta e meno grassi” – afferma il ricercatore Jun Dai che insieme al suo team ha effettuato un’approfondita analisi su 270 gemelli di mezza età, omozigoti ed eterozigoti,  con disturbi cardiovascolari.
I risultati confermano che tanto più ci si avvicina a una dieta mediterranea, tanto maggiore è la variabilità del battito cardiaco, fino al 58% in più circa. In pratica si tratta del 14% di rischio in meno di decesso dovuto a disfunzioni del sistema cardiovascolare.  Si ritiene infatti che una maggiore variabilità della frequenza cardiaca sia fortemente associata ad un minore rischio cardiovascolare.
La scelta di studiare coppie di gemelli è giustificata dal fatto che avendo un patrimonio genetico e un background familiare molto simili si prestano perfettamente all’analisi dei soli fattori ambientali, come l’alimentazione, a cui è poi facile attribuire un peso specifico nella determinazione del rischio cardiovascolare. Morale della favola? Per mantenere in forma il nostro cuore è bene affidarsi alla regola mediterranea: molte fibre, frutta, verdura, carboidrati complessi, una modesta quantità d’alcool, specialmente vino, stando attenti a limitare il consumo di alimenti con alto contenuto di grassi animali.

Davide Mercurio
Summer Student 2010
Liceo scientifico “P.S. Mancini”, Avellino
 
Leggi qui l'abstract della ricerca in inglese
 
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