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Obesitą, in Canada diventa una malattia specifica PDF Stampa E-mail

Dal 2 al 10 percento per i ragazzi e dal 2 al 9 percento per le ragazze. In soli 15 anni. Con dati come questi il problema dell’obesità non poteva non diventare un’emergenza nazionale per il Canada.

Ma se a sorprendere è la rapidità con cui il grasso in eccesso conquista gli adolescenti, non c’è da scherzare nemmeno con l’obesità tra gli adulti canadesi: circa il 59% della popolazione deve necessariamente correre ai ripari. Il Paese degli aceri è quanto mai deciso a dichiarare guerra senza esclusione di colpi all’obesità, tanto da aggiudicarsi anche il merito di essere stato il primo ad aver prodotto linee guida (sono lo strumento tipico per indirizzare il comportamento di medici ed istituzioni nei confronti di malattie) specifiche per la gestione e la prevenzione del sovrappeso e dell’obesità per adulti e bambini. Fino ad oggi, infatti, la questione della “ciccia in più” viene prevalentemente trattata nell’ambito delle varie patologie che concorre a provocare. Ma per il Canada ora diventa un argomento a sé, con precise regole di azione.
Le indicazioni, pubblicate sul Canadian Medical Association Journal, sono state sviluppate da un team di esperti provenienti da tutto lo Stato che ha cercato di concentrarsi soprattutto sul rapporto che peso e forma del corpo hanno con alcune patologie, come quelle cardiovascolari o il diabete.
Punto primo: l’obesità non dovrà più essere considerato soltanto un problema estetico. E’ questo il punto di partenza scelto dai ricercatori canadesi per combattere il problema. “Da quando l’obesità è diventato uno dei maggiori problemi di salute in Canada, gli esperti sono pienamente d’accordo sul fatto che questo non può più essere una questione estetica o di immagine” ha detto categorico David Lau, presidente dell’Obesity Canada e professore all’Università di Calgary.
Bocciate quindi le persuasioni che fanno leva su belle immagini a fronte di ciccioni affaticati, il team canadese si è concentrato invece sull’aspetto sociale e medico del problema, che ha bisogno di sostegno a tutti i livelli della comunità, dai gruppi che si occupano di salute alle scuole,  fino al governo.
Riflettori puntati sulla circonferenza vita, indispensabile per stimare il grasso nella zona addominale, che secondo studi recenti è in stretta correlazione con l’aumento del rischio cardiovascolare e del diabete. Per i ricercatori canadesi tutti gli adulti dovrebbero sottoporsi a questo tipo di misurazione. I suggerimenti che seguono sono più o meno quelli di sempre: cibi salutari nella dieta, praticare esercizio fisico in maniera regolare, anche accompagnato da un cambio di atteggiamento mentale verso la propria salute. Già a partire dai 10 anni - suggeriscono gli esperti - i ragazzi obesi o in sovrappeso dovrebbero sottoporsi ad uno screening completo inclusi i test che misurano glicemia, colesterolo, trigliceridi. Non solo. Questi esami dovrebbero essere ripetuti con regolarità.
Torna di nuovo anche la centralità della scuola che a detta degli studiosi gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione e nella lotta al grasso in più: un aumento delle ore dedicate allo sport, non solo sul campo, ma anche in classe attraverso lezioni specifiche, sembra rappresentare la soluzione ideale. E come poteva non mancare un accenno alle bistrattate ore trascorse in compagnia della Tv? Per queste gli esperti non  mostrano nessuna pietà. Due ore al giorno è il limite massimo da rispettare: 120 minuti che però includono tutto, dalla Tv ai videogiochi ai computer. Pollice verso anche per le pubblicità del cibo in Tv cui i ragazzi farebbero meglio a non esporsi troppo; ma oltre a non guardare, gli adolescenti sono caldamente invitati pure a non mangiare.

Leggi qui l'abstract della ricerca in inglese

 
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