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I seminari della Ricerca PDF Print E-mail

Cosa/What: "I seminari della Ricerca"

Lingua/Language: Italiano/Italiano

Quando/When: Giovedì, 26 Giugno 2008 - Ore 14.30

Dove/Where: Aula Polifunzionale “Francesco Crucitti”

Chi/Who: Prof. Giuseppe Conte ed il Prof. Luca de Nicola
(
Divisione di Nefrologia, Ospedale Santa Maria del Popolo degli Incurabili
Facoltà di Medicina-Seconda Università di Napoli
 )

Titolo/Title: "RISCHIO CARDIOVASCOLARE E FUNZIONE RENALE NELLA POPOLAZIONE"

 

Negli USA, la Malattia Renale Cronica (Chronic Kidney Disease, CKD) è ormai riconosciuta come una reale emergenza sanitaria (CDC, Weekly Morbility and Mortality Report, March 2nd, 2007). Circa il 13 % degli americani ha evidenza di danno renale o di insufficienza renale e circa il 6% ha un filtrato glomerulare inferiore a 60 ml/min. Un’analoga prevalenza di CKD è stata stimata in paesi del Nord-Europa. Le dimensioni “epidemiche” della CKD, e gli elevati costi correlati soprattutto alla fase dialitica, non rappresentano però l’unico dato allarmante. In CKD, infatti, il rischio di eventi cardiovascolari (CV) fatali e non fatali aumenta in modo esponenziale con il ridursi del filtrato glomerulare.  Il più elevato rischio CV del paziente nefropatico è stato attribuito ad una maggiore prevalenza dei principali fattori di rischio tradizionali nonché alla presenza di fattori specifici della malattia renale, quali albuminuria, anemia, iperparatiroidismo secondario e fosforemia. Pertanto, in ragione dell’epidemiologia e dell’elevato rischio della CKD e, inoltre, degli alti costi della terapia dialitica, è oggi diventato imperativo implementare un approccio terapeutico alla CKD sin dalle fasi iniziali di malattia.  Per raggiungere questo obiettivo è essenziale identificare gli strumenti diagnostici più adeguati e creare un percorso assistenziale per i nefropatici che preveda l’integrazione tra Medici di Medicina Generale, cui spetta la corretta identificazione ed il trattamento delle fasi iniziali della CKD, e le Nefrologie del territorio, i cui compiti sono la conferma della diagnosi, la cura delle principali complicanze delle fasi avanzate e la preparazione/effettuazione della terapia sostitutiva.

 
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