QUAR11 - LUNEDI' 14 MARZO 2011

CENTRI COMMERCIALI SIMILI A CATTEDRALI POST MODERNE …

In origine il carnevale, come il Natale, era una festa religiosa. Nei tre giorni che precedevano  la Quaresima, periodo di digiuno e astinenza raccomandati dalla Chiesa, i cristiani si nutrivano di carne; da qui il termine “carnevale”, cioè festa della carne. Oggi il carnevale è ridotto ad una festa meramente profana, nella quale la carne predomina ma in un altro senso…

Questo cambiamento è avvenuto anche con il Natale. Da festa di origine cristiana per festeggiare la nascita di Gesù, la società laicamente e religiosamente pluralista la stravolge introducendo la figura consumistica di Babbo Natale. Ciò che dovrebbe essere memoria della presenza di Dio nella storia umana diventa semplicemente un periodo di piccola vacanza caratterizzato da grandi abbuffate e scambio compulsivo di regali.
Da qui nasce l’inquietudine che a molti di noi crea il Natale. Occultiamo la spiritualità e diamo spazio al consumismo. Perfetto per il mercato. Lo sarà altrettanto per i bambini, che crescono senza riferimenti spirituali e valori, senza riti né senso di celebrazione?

Lungi da me la pretesa di restaurare la religiosità repressiva del passato. Se tuttavia c’è una realtà che riguarda da vicino la condizione umana come il sostentamento (cibo) e la procreazione (sesso) della vita, questa è la spiritualità. Essa esiste da quasi un milione di anni, da quando la scimmia si è evoluta per divenire homo sapiens….

Se non stimoliamo la spiritualità nel senso dell’interiorizzazione soggettiva e dell’espressione di relazione con il Trascendente, corriamo il serio rischio di cadere nell’idolatria di beni materiali (patrimonio) e di beni simbolici (prestigio, potere, estetica personale...).

Forse questo spiega il motivo per cui la maggior parte dei centri commerciali hanno forme architettoniche simili a cattedrali post moderne…

Indifferenti a sentimenti di altruismo e solidarietà, mettiamo la nostra esistenza al centro di ogni cosa – il che certamente spiega, per dirla con Freud, “il malessere della civilizzazione”, a cui oggi si aggiunge quel vuoto interiore che provoca tanta angoscia, ansia e depressione.

Sia la Quaresima, come il Natale, un’occasione propizia di spiritualità per rinascere, esattamente come Gesù propose a Nicodemo.

Frei Betto

Frate domenicano brasiliano, giornalista, scrittore
Brano segnalato da Rosanna D’Amario, Bruxelles