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Donne e rischio cardiovascolare, arrivano le nuove linee guida targate USA PDF Stampa E-mail

Per ridurre il rischio cardiovascolare nelle donne è necessario spostare la linea di intervento.
È quanto sostengono le ultime linee guida stilate dagli esperti dell’American Heart Association che suggeriscono un’analisi a lungo termine dei fattori di rischio, da preferire nettamente alle indicazioni a breve termine, prese in considerazione in precedenza.

QUATTRO NEMICI DEL CUORE DELLE DONNE
Il team incaricato di redigere la lista di indicazioni estende alle donne e ai loro medici di considerare attentamente – come già si fa per gli uomini - i rischi a lungo termine che possono derivare non solo da una pressione arteriosa elevata o dal fumo, ma anche da una mancanza cronica di esercizio fisico e dall’obesità. Tutto questo, anche se le condizioni di salute della donna possono sembrare buone. Per gli esperti statunitensi, ad esempio, se una donna cinquantenne presenta anche solo uno dei fattori di rischio summenzionati, il rischio di infarto o ictus cresce notevolmente. 
“Abbiamo deciso di preferire una visione a lungo termine della prevenzione cardiovascolare perché circa una donna su tre, nell’arco della vita, rischia il decesso a causa di malattie cardiovascolari - spiega Lori Mosca, direttore della cardiologia preventiva al New York Presbyterian Hospital e capo del comitato che si è occupato di stilare le linee guida-. Questo significa che è fondamentale insistere sull’importanza di stili di vita sani per le donne di qualsiasi età, per ridurre il rischio a lungo termine”.  Non solo. Le nuove linee, pubblicate sulla rivista Circulation, organo dell’American Heart Association, contribuiscono anche a dissipare la fitta cortina di dubbi che finora ha caratterizzato le conoscenze su terapia ormonale, integratori vitaminici e aspirina.

ATTENTI ALLE TERAPIE ORMONALI SOSTITUTIVE
 “Da quando sono state redatte le ultime linee guida- continua Mosca- sicuramente abbiamo più dati disponibili, visto che sono stati condotti diversi studi. Molti di questi si sono concentrati sull’uso dell’aspirina per prevenire l’ictus”. In pratica, gli esperti suggeriscono di assumere aspirina, che per molto tempo si era ritenuta poco efficace nel gentil sesso, soprattutto alle donne considerate ad alto rischio, anche se sono poi proprio gli stessi specialisti a frenare gli entusiasmi. L’uso del farmaco, infatti, può causare effetti collaterali da non prendere sotto gamba, come ulcere gastriche ed emorragie. Vietato quindi il fai-da- te, mentre si ribadisce l’importanza che ogni programma di prevenzione venga prima discusso con il proprio medico.
Maggiore evidenza scientifica è stata raggiunta anche sulle terapie ormonali sostitutive, che si sono rivelate più dannose del previsto. “Le terapie sostitutive utilizzate in menopausa, come quella ormonale, non offrono alcuna protezione contro le malattie cardiovascolari, anzi aumentano il rischio di ictus” ha precisato l’esperto.
Ovviamente restano confermate le indicazioni sulla cessazione del fumo e la pratica costante dell’attività fisica. Tuttavia, rimane ancora da capire- conclude Mosca- il ruolo che nuovi fattori di rischio cardiovascolare, come la proteina C reattiva, devono assumere nel piano di prevenzione. 

Leggi qui l'abstract della ricerca in inglese

 

Utili consigli direttamente dall’American Heart Association

Oggi anche le donne vengono considerate suscettibili di ammalarsi e morire di malattie cardiovascolari, un …privilegio tradizionalmente riservato agli uomini. Ecco quindi estese al gentil sesso dall’American Heart Association. le linee guida per una prevenzione che si avvale della celebre dieta mediterranea: consumo di pesce, frutta e verdura e anche alcol – in maniera moderata, s’intende- per una prevenzione seria delle malattie cardiovascolari, che non fa più ormai distinzioni di sesso.


Fumo
Le donne non devono fumare, né soggiornare a lungo in ambienti in cui è presente del fumo (fumo passivo). Sarebbe opportuno, laddove necessario per fumatrici incallite, utilizzare sostituti a base di nicotina, meglio se accompagnati da un programma finalizzato a far cessare del tutto l’insana abitudine.

Attività fisica
È vivamente consigliata un’attività fisica moderata (es. una camminata a passo veloce) per almeno trenta minuti, preferibilmente tutti i giorni. Le donne che invece hanno bisogno di perdere peso dovrebbero praticare esercizio fisico di moderata intensità (camminata a passo veloce) per un minimo di 60 minuti e un massimo di 90 minuti, per la maggior parte dei giorni della settimana.

Alimentazione
Le donne dovrebbero consumare una dieta ricca in frutta e verdura: scegliere cibi integrali e con un alto contenuto di fibre; almeno due giorni alla settimana è consigliabile mangiare pesce, soprattutto se ricco in acidi grassi particolari, noti come omega-3 (trote, alici, salmone, pesce spada, tonno, ndr). Limitare il consumo di grassi saturi (presenti ad es nelle carni rosse) a meno del 10% delle calorie e il colesterolo a meno di 300 mg al giorno, mentre il consumo di alcol consentito è di un bicchiere al giorno. Tagli previsti anche per il sale, che non dovrebbe superare i 2. o 3 grammi al giorno (un cucchiaino da tavola circa), e per i grassi insaturi trans (ad es. margarine) che dovrebbero essere consumati il meno possibile.

Mantenimento/ riduzione del peso
È consigliabile diminuire o perdere peso attraverso un giusto equilibrio tra attività fisica, consumo calorico e specifici programmi per mantenere o raggiungere un BMI (indice di massa corporea) compreso tra 18.5 e 24.9 kg/m2 e una circonferenza vita minore di 85 centimetri. 

Acidi grassi Omega-3
In aggiunta alla dieta, le donne con cardiopatia coronarica o che hanno un elevato livello di trigliceridi potrebbero assumere capsule contenenti acidi grassi omega-3.

 
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