Menu Content/Inhalt
Home arrow Attività Culturali arrow Quaresima 2011 arrow Quaresima 2011 - GIOVEDI’ 14 APRILE 2011

Quaresima 2011 - GIOVEDI’ 14 APRILE 2011 PDF Print E-mail

QUAR11 – GIOVEDI’ 14 APRILE 2011

Che cosa è l’uomo perché te ne ricordi e il figlio dell’uomo perché te ne curi? (Salmo 8)

Sovente, i giorni che precedono una festa sono quasi più importanti della festa stessa. Ne fanno parte integrante e sono indispensabili alla sua piena realizzazione; senza di loro sarebbe come andare ad un esame senza aver aperto un libro, o come ricevere una festa a sorpresa che, per quanto magari allegra e piacevole, ti lascia quel sapore strano in bocca, di una gioia a metà… Allo stesso modo, per vivere pienamente il tempo mesto del venerdì santo e per lasciarci poi vincere dalla gioia dell’annuncio pasquale, noi siamo chiamati in questi giorni a riflettere sulla nostra piccolezza di esseri umani.
Forse il tempo mi ha reso pessimista, ma molto sovente mi ritrovo a guardare questa umanità folle e irresponsabile, a volte crudele, troppo sovente trascinata qui e là da una quotidianità non capita e subita, e mi chiedo come mai Dio abbia scelto proprio noi come destinatari della sua Parola di vita. Come mai tanta grazia per delle creature, le quali a volte assomigliano molto ad una colonia di batteri patogeni che hanno infestato il più bel pianeta del sistema solare? E, se mai riusciremo a capire la ragione di tanto amore e di tanta grazia, rimane la domanda ancor più sorprendente sul perché mai Egli abbia affidato ad esseri tanto inaffidabili la Sua parola di vita.
Eppure questo è il cuore incredibile e bello del cristianesimo: non solo Dio considera meritevoli di esistere queste creature, ma ha deciso di farsi come una di loro per riportarle alla vera vita. In Cristo, nella sua resurrezione, noi siamo resi degni di Lui, accolti come Suoi figli e Sue figlie. Tutto questo si fa immagine di vita nell’annuncio della resurrezione che a giorni riceveremo, e che ci sembra tanto inspiegabile, tanto incredibile: Dio vince la morte e ci ridona la vita.
Riprendiamoci allora il tempo della necessaria riflessione, per non sprecare questo dono, per non far svanire questo annuncio dietro ad una quotidianità che ci travolge o ci stordisce nel suo turbinio di voci che, come le sirene di Ulisse, ci attirano verso chissà quali mortiferi scogli. Impariamo, ora più che mai, a riconoscere la nota vitale che ci accompagna e che ci guida al porto sicuro, alla vita vera, a quella coscienza di noi stessi che solo la fede nel Risorto ci può dare. Forse arriveremo sempre e comunque impreparati all’annuncio della Pasqua, ma almeno avremo cominciato a fargli posto nel nostro cuore e nella nostra mente, per accoglierlo con maggiore coscienza della grandezza del dono.
Allora, forse, questo mondo non sarà più in grado di disorientarci con le sue menzogne, non potrà più facilmente ingannarci con le sue lusinghe e gli slogan della propaganda, non potrà più sopraffarci, e saremo pronti ad essere persone più coscienti e responsabili della nostra vocazione alla verità, alla giustizia, alla libertà. Soprattutto, però, e credo che questo sia ancora più importante, avremo imparato ad apprezzare meglio l’amore e la misericordia che il Signore cerca di insegnarci, e che siamo chiamati e chiamate a vivere ogni giorno, a cominciare da noi stessi e da chi abbiamo la grazia di avere accanto.

Pastore Eric Noffke, Chiesa Evangelica Valdese - Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi, Roma

 
< Prev   Next >
Scarica con il tasto destro il video Moli-sani
Moli-sani