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Un dieta ricca di omega-6 per la salute del cuore PDF Print E-mail

  Gli omega-6 in soccorso del cuore. Dalle pagine della rivista scientifica Circulation, arrivano le raccomandazioni dell’American Heart Association secondo cui questi grassi polinsaturi riducono il rischio cardiovascolare a patto che se ne consumi dal 5 al 10 percento delle calorie quotidiane totali, pari a 12 grammi al giorno per le donne e 17 per gli uomini.

Tuttavia, le dosi cambiano in base al tipo di attività fisica praticata e all’età.
Insieme ai più famosi omega-3, questi acidi grassi si stanno dimostrando preziosi alleati per la salute cardiovascolare. Una fonte ricca di omega-6 sono le noci, gli oli vegetali, i cereali e il pane integrale. “E’importante focalizzarci sull’insieme della dieta- dice William Harris, autore principale dello studio- Un solo nutriente oppure un unico tipo di alimento non sono mai una ‘cura’. L’obiettivo della nostra ricerca era semplicemente far sapere che i cibi che contengono omega-6 possono essere parte di una dieta salutare e che sono in grado di aiutare a migliorare il proprio profilo cardiovascolare”.
Ma per questi grassi la strada per il riconoscimento da parte della comunità scientifica internazionale è stata tutta in salita. Molti scienziati sostengono infatti che l’acido linoleico, che compone per circa l’85-90 percento i cibi che contengono omega-6, sia coinvolto nel processo infiammatorio e quindi legato ad un aumento del rischio cardiovascolare. Insomma, usare quegli alimenti sarebbe un’arma a doppio taglio.
“Questa idea è basata più su supposizioni ed estrapolazioni che non su dati reali” commenta Harris. Il rapporto tra omega-6 e infiammazione deriva dal fatto che l’acido arachidonico, che può avere origine nel nostro organismo dalla trasformazione dell’acido linoleico, è di fatto coinvolto nei primissimi stadi del processo infiammatorio. Ma per gli autori delle raccomandazioni pubblicate su Circulation le cose stanno diversamente, sostenendo infatti che sia l’acido linoleico che quello arachidonico danno anche origine a molecole antinfiammatorie. Ad esempio, nelle cellule che compongono i vasi sanguigni, gli omega-6 rivelano proprietà antinfiammatorie, sopprimendo la produzione di molecole adesive, come le chemochine e le interleuchine, che sono mediatori del processo aterosclerotico.
La ricerca guidata da Harris ha  preso in considerazione diversi trial clinici e più di venti tra studi osservazionali, di coorte, caso-controllo e report ecologici. Gli studi osservazionali hanno mostrato che le persone che mangiano cibi con omega-6  di solito hanno meno patologie cardiache. Altri studi hanno visto invece che i pazienti con problemi di cuore avevano nel sangue minori livelli di questi acidi grassi rispetto a soggetti sani. Secondo i ricercatori del’università del Sud Dakota, rimpiazzare i grassi saturi con quelli polinsaturi riduce il rischio cardiaco del 24%. “Quando i grassi saturi vengono sostituiti con gli omega-6 i livelli di colesterolo nel sangue diminuiscono. Questo potrebbe spiegare in parte perché le diete che prevedono un maggiore consumo di omega-6 risultano più salutari per il cuore” conclude Harris.

Leggi qui l'abstract della ricerca in inglese

 
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