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Fumo passivo: allarme mondiale PDF Stampa E-mail

Nonostante siano tutti d’accordo che il fumo passivo faccia male alla salute, non sembra che i genitori facciano granché per evitare di esporre i propri figli a questo pericolo.

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A sostenerlo è un gruppo di ricercatori americani della John Hopkins Bloomberg School of Public Health che ha effettuato indagini in oltre 31 Stati.  In molti dei Paesi studiati- esclusi gli Stati Uniti e l’Europa occidentale- i livelli di fumo registrati in casa appaiono davvero allarmanti. Gran parte della colpa è da attribuire ai visitatori della casa a cui gli inquilini permettono di fumare, cosa che non accade invece negli USA, dove più dell’80% delle case è praticamente off limits per gli amanti della sigaretta. Nelle abitazioni dei fumatori la concentrazione di nicotina era 17 volte più alta di quella rilevata nelle case dei non fumatori. I ricercatori hanno inoltre scoperto che i bambini avevano maggiori concentrazioni di nicotina rispetto alle donne non fumatrici. I test sono stati condotti attraverso l’analisi dell’aria e dei capelli. Lo studio- pubblicato sull’American Journal of Public Health- è uno dei primi a dimostrare che il fumo passivo è un problema mondiale che riguarda tutti, nessuno escluso. Sotto la lente degli studiosi sono infatti finiti Stati asiatici, dell’Est Europa, del Medio Oriente e del Nord e Sud America. E nessuno sembra aver superato la prova.

Leggi qui l'abstract della ricerca in inglese

 
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