Menu Content/Inhalt
Home arrow Attività Culturali arrow Quaresima 2016 arrow Quaresima 2016 - LUNEDÌ 14 MARZO 2016

Quaresima 2016 - LUNEDÌ 14 MARZO 2016 PDF Print E-mail

QUAR16  RICERCA DELL’UOMO, RICERCA DI DIO

XII EDIZIONE

LUNEDÌ 14 MARZO 2016

 

  IL NOME DI DIO A SERVIZIO DELL’IRRAZIONALE

 

Il tema prescelto per quest’anno, ‘nominare il nome di Dio invano’ può essere considerato da alcuni un manierismo innocuo, da altri segno di poco rispetto, da altri blasfemo. Ma, mi ha detto Giovanni de Gaetano, il suo gruppo di lavoro si è focalizzato non su quanto spesso il nome di Dio viene nominato invano; ma sul fatto ben più importante che il nome di Dio viene invocato, o invano, o d’istinto, o ad arte per sostenere una argomentazione, o una pretesa, o una guerra.

Al giorno d’oggi chi in una disputa scientifica invocasse Dio o il magistero della chiesa non farebbe una bella figura; mentre ancora nel 1633 Galileo era forzato ad abiurare una scoperta scientifica perché contraria a tale magistero: vuol dire che in 4 secoli qualche passo avanti si è fatto. È del 1805 la frase di Napoleone, al quale nel Duomo di Milano era stata posta sul capo la corona di re d’Italia: “Dio me l`ha data e guai a chi me la tocca". Che sia vera o aneddotica, è una rivendicazione significativa: anche da allora sono passati due secoli, e anche per questo tipo di pretese forse nessuno oserebbe oggi altrettanto.

Per quanto riguarda le guerre, invece, nulla sembra cambiato. Ricordo che quando da ragazzo studiavo la storia, non riuscivo a capire come facesse Dio, invocato da una parte e dall’altra, a decidere a quali Te Deum rispondere più efficacemente (Omero aveva gioco poetico più facile, visto che alcuni dei potevano aiutare gli Achei mentre altri dei aiutavano i Troiani). La Bibbia è piena di guerre, ed il messaggio centrale era chiaro: purché il popolo si attenga alla legge di Dio, vincerà. All’imperatore Costantino poi, accreditato forse erroneamente con l’avere dato il potere temporale al Papato, è bastato il signum della croce. Dei moventi veri delle crociate ai miei tempi i libri di scuola parlavano poco o niente; ma probabilmente il reclutamento dei crociati non avrebbe funzionato se non si fosse fatto nel nome di un Sepolcro (da cui Dio era risorto); e la battaglia di Lepanto fu vinta ancora in nome di Dio. E oggi? Dalle auto-bombe ai suicidi-strage all’eccidio di cristiani e di yazidi il grido di guerra è Allahu akbar. 

Come è possibile questo nel XXI secolo? Un’interpretazione forse semplicistica è che, malgrado il nostro cervello evoluto, la dicotomia tra razionale e irrazionale non è risolta nella specie umana. Se chi fomenta le guerre ammettesse i moventi, i popoli non ci starebbero: in altre parole, se il razionale prevalesse, non faremmo le guerre; per farle, si invoca ciò che trascende il razionale.

Ha ragione Giovanni: strumentalizzare il nome di Dio è cosa molto grave, e azzardo l’idea che spesso venga fatto, ad arte e razionalmente, per far leva sull’irrazionale. È evidentemente superfluo dire questo a chi è credente. Per chi lo è meno, si ripresenta una questione fondamentale: sono gli uomini che hanno creato Dio perché le religioni comportano un vantaggio Darwiniano, oppure è Dio che ha creato gli uomini attraverso il meccanismo quasi miracoloso dell’evoluzione? 

Lucio Luzzatto

 
< Prev   Next >
Scarica con il tasto destro il video Moli-sani
Moli-sani