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Quaresima 2010 - GIOVEDI’ 18 MARZO 2010 PDF Print E-mail

QUAR10 GIOVEDI’ 18 MARZO 2010

BIBBIA PAROLA DI UOMO?

Il testo che ho trascritto qui di seguito potrebbe essere la continuazione dell'interessante discorso aperto da Carlo Maria Martini e riproposto, oggi mercoledì 17 marzo, dall'amico ematologo.
Alla domanda "Da dove traggono i cristiani il loro fondamento etico?", la risposta dei cristiani dovrebbe essere: "evidentemente dalla Bibbia".
La semplicità della risposta cela qualche difficoltà, bene descritta dal frate francescano Ortensio da Spinetoli, eminente biblista, che ha cercato di mettere in guardia dal soggettivismo degli autori sacri.    
Aldo Lafranchi, Locarno, Canton Ticino
            
   "La Bibbia è apparsa nei secoli il libro per eccellenza, aperto a tutti i problemi che l'uomo sia costretto ad affrontare, e per tutti essa sa offrire la risposta giusta. Infatti vi hanno trovato la legittimazione i prìncipi (Sam 8,10-22; Gv 19,11) e i boia (Rm 13,1), i padroni e gli schiavi (Tit 2,9-10; Tim 6,1-2), il ricco e il povero, la borghesia e il proletariato, il maschilismo e il femminismo, il popolo di Dio e la gerarchia del diritto divino. E' stata ed è ancora il mantello che si può tirare da tutti i lati senza lasciare nessuno allo scoperto. Il materialismo e lo spiritualismo, l'impegno politico e la fuga dal mondo, il ritiro nel deserto e l'inserimento comunitario, la rinuncia ascetica e il carpe diem (Qoelet 3,13, 8,15, 9,7-9) vi si sono trovati egualmente raccomandati.
   La lettura ufficiale che ha dominato per millenni ha suffragato in nome della Bibbia regimi totalitari, le loro strutture oppressive e aggressive, compresi gli apparati militari, le guerre e i "sopprusi" ad esse collegati. Per quanto efferati e crudeli fossero, i monarchi erano sempre di diritto divino. E "chi si ribella all'autorità si ribella a Dio", ricorda Paolo (Rm 13,2). Il re è l'unto del Signore e chi mette le mani su di lui è maledetto" (2 Sam 1, 14-16).
   La storia ha cambiato corso, le democrazie hanno preso il posto delle oligarchie, i diritti dei cittadini hanno finito per prevalere su quelli esclusivi dei principi e anche questo capovolgimento ha cercato il suo suffragio nel libro sacro. Le "voci" degli antichi profeti che avevano inveito contro i signori di Samaria (Amos 3,10) o contro "gli anziani e i capi di Israele" (1 Re 21), contro i consiglieri e i giudici iniqui e si erano espresse a favore dei poveri, degli orfani, delle vedove sono state come dissotterrate dal loro troppo lungo letargo e riproposte all'attenzione di quanti cercavano nella Bibbia la risposta ai nuovi problemi di equilibrio e di equità sociale.
   Si è provato a parlare, al posto dell'antica lettura "borghese", di lettura "politica" e persino "materialistica" o "marxista", come anche di una lettura "femminista", in quanto ciascuno dei movimenti del XX secolo ha tentato di riscoprire nel libro, che si può dire alla base della cultura del mondo occidentale, il supporto alle proprie rivendicazioni o alle nuove concezioni che sono emerse nella società nel corso del tempo."
 
   "La "ragione", con le sue luminose radiazioni, è la fiaccola che basta ad illuminare gli esseri umani nel facile e insieme difficile cammino che sono tenuti a compiere nel tempo, nella storia. In un certo senso si può parlare anche qui di "comunicazioni divine", ma sono quelle fatte all'uomo in quanto tale, protagonista di un progetto che supera la sua persona e la sua dimensione esistenziale, e in questo senso, sono tante le bibbie che ogni popolo può avere, oltre quella ebraico-cristiana. Caso mai così fosse davvero, ci sarebbe da rallegrarsene invece di confondersi o, peggio, rammaricarsene."
 
Ortensio da Spinetoli da "Bibbia parola di uomo" ed. La meridiana, Molfetta, 2009, p. 76,77,80

 
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