La dieta mediterranea riduce l’infiammazione cronica silente: risultati dello studio Moli-sani |
L’infiammazione cronica silente, alla base di numerose malattie cronico degenerative, può essere ridotta adottando un regime alimentare di tipo mediterraneo. E’ la conclusione alla quale sono giunti i ricercatori dell’IRCCS Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed di Pozzilli, nell’ambito del progetto epidemiologico Moli-sani, che ha coinvolto 25 mila cittadini residenti nella regione. La ricerca, pubblicata sulla rivista statunitense Blood, spiega come l’infiammazione cronica possa essere associata all’alimentazione e come la dieta mediterranea possa apportare vantaggi in termini di salute attraverso questo meccanismo. Lo stato infiammatorio è stato rilevato analizzando il livello di alcuni marker plasmatici e cellulari : oltre alla ben nota proteina C reattiva, i ricercatori hanno puntato i riflettori sul numero di piastrine e di globuli bianchi, che, se anche leggermente elevato, indica la presenza di infiammazione subclinica. Un’alta adesione al modello alimentare mediterraneo - caratterizzato da alimenti ad elevato contenuto di fibre e antiossidanti (quali frutta, verdura, olio di oliva e legumi) - è risultata significativamente associata a valori più bassi, rispetto alla norma, di piastrine e globuli bianchi nel sangue. “Dai dati ottenuti è possibile individuare - spiega Marialaura Bonaccio, principale autrice dello studio - la stretta correlazione che intercorre tra una sana alimentazione e la riduzione del livello di infiammazione subclinica”. La dieta mediterranea aiuterebbe, dunque, a tenere sotto controllo l’ infiammazione cronica non ancora evidente come quadro clinico, rivelandosi in questo modo un utile strumento per prevenire l’insorgenza di patologie cronico degenerative. Valeria Rossi |
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