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Con il vino il cuore č in una botte di ferro PDF Stampa E-mail

Un bel bicchiere di vino rosso è meglio di una vita a stecchetto. Merito del resveratrolo, un  tipo di antiossidante contenuto in abbondanza nella pregiata bevanda.

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Secondo un team internazionale di ricercatori sembra proprio che bere vino rosso abbia gli stessi effetti di un regime alimentare con poche calorie, la classica dieta insomma.
Si tratta di uno studio che rimanda al più celebre paradosso francese, formulato negli anni ’80 da un gruppo di epidemiologi d’oltralpe che giunse a ipotizzare le proprietà benefiche del vino rosso partendo dalla tipica alimentazione francese, molto generosa in fatto di grassi. Eppure gli eredi di Napoleone non hanno la stessa incidenza di malattie cardiovascolari che invece affligge la popolazione americana. Una discrepanza su cui i ricercatori si stanno arrovellando da tempo. Finora, il vino rosso che domina le tavole francesi sembra essere l’indiziato numero uno. Sarebbe merito dei suoi alti livelli di resveratrolo se il cuore dei francesi è in una botte di ferro.
La ricerca pubblicata in questi giorni sulla rivista Public Library of Science One conferma la linea inaugurata tempo fa: basse dosi di resveratorolo nella dieta dei topi hanno una grande influenza sulle leve genetiche dell’invecchiamento e sono capaci di conferire una protezione speciale al cuore. Più in dettaglio, i ricercatori hanno scoperto che basse dosi di questa sostanza hanno praticamente lo stesso effetto della restrizione calorica, ossia una dieta che ha circa il 20-30% di calorie in meno rispetto ad una alimentazione standard. Non sono pochi gli studi che hanno dimostrato che stringere la cinghia in materia di calorie aumenta la durata di vita e rallenta gli effetti dell’invecchiamento. “Il resveratrolo è attivo anche in dosi molto più basse di quanto si credesse”  sostiene Tomas Prolla, professore di genetica della University of Wisconsin-Madison e tra gli autori dello studio. Non solo. Resveratrolo e dieta a basso contenuto di calorie sembrano comportarsi allo stesso modo a livello di espressione genica.
In pratica, entrambi inibiscono l’espressione di geni correlati all’invecchiamento non solo cardiaco, ma anche cerebrale e muscolare. E per chi non ama il rosso? Non c’è da preoccuparsi, visto che il resveratrolo si trova in buone quantità anche in altri alimenti, come uva e melograno.

Leggi qui l'abstract della ricerca in inglese

 
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