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Tumori, frutta e verdura sfoderano l’ennesimo asso nella manica PDF Print E-mail

Frutta e verdura ancora sorprendenti. Ora l’asso nella manica lo sfoderano contro i tumori, aiutando la risposta dei pazienti alla chemioterapia.  Lo sostiene un team di ricercatori dell’Università della California- Riverside guidato da Xuan Liu.

La chiave è stata individuata nell’apigenina, un flavone appartenente alla classe dei flavonoidi presente in alcuni di tipi di frutta e verdura, come mele, uva, ciliege, prezzemolo, basilico e sedano, ma anche nel tè e nel vino. Per la maggior parte delle persone colpite dal cancro la principale causa di morte è rappresentata proprio dalla resistenza alla chemioterapia. Migliorare la risposta ai farmaci è quindi una priorità su cui la ricerca si è concentrata da tempo. Il gruppo americano ha voluto vedere se alcuni tipi di agenti naturali fossero in grado di assolvere a questo compito. Normalmente - spiegano nello studio pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences - le cellule hanno un basso livello di p53, una proteina tumorale conosciuta come il “guardiano del genoma”, presente nel citoplasma e nel nucleo. Quando il Dna viene danneggiato, la p53 si sposta nel nucleo dove attiva i geni che fermano la crescita delle cellule causandone la morte. In questo modo la p53 assicura che le cellule con Dna danneggiato vengano eliminate. In molti tipi di cancro, la p53 è invece resa inattiva da un processo chiamato sequestro citoplasmatico. E adesso veniamo al ruolo che l’apigenina svolgerebbe in tutto questo. Il flavone sembra capace di attivare la p53 e trasportarla nel nucleo in modo che possa compiere la sua funzione normale.
“Con la terapia cerchiamo di uccidere le cellule cancerose - dice Xin Cai, primo autore dello studio - ma per fermare la crescita delle cellule e ucciderle, la p53 ha bisogno di essere prima spostata nel nucleo cellulare. L’apigenina ci riesce”. Di qui l’invito dei ricercatori ad assicurarsi un giusto consumo di frutta e verdura tutti i giorni.

Leggi qui l'abstract della ricerca in inglese

 
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