IL DIGIUNO OGGI ... "Un modo anche di condividere con semplicità e immediatezza i beni di questa terra, dati a noi perchè diventino di tutti e non di pochi. Un modo di richiamare la nostra vigilanza sul fatto che l'astensione da praticare non è solo e tanto quella da un boccone di cibo, ma dal nutrirsi dell'ingiustizia, dall'ingrassare in potere e ricchezza a spese degli ultimi, dall'ignorare il fratello nel bisogno. Digiuno e astinenza dalle carni significano allora cessare di divorare la carne del povero, lottare perchè tutti possano avere del pane, battersi perchè malattie devastanti vengano debellate ovunque e non stornate dai nostri Paesi verso altre regioni, come fastidiosi uragani, interrogarsi sulle ingiustizie quotidiane che avvelenano la vita degli uni e consolidano lo star bene degli altri. Oggi, come ai tempi di Isaia e di Amos, è questo il digiuno più difficile da vivere, il più raro da incontrare, ma oggi come allora è l'unico gradito al Signore". Enzo Bianchi - Avvenire 08-02-05, p.23.
|